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Chirurgia della mano

Il Dottor Giorgio Merlino ci aiuta a comprendere cosa vuol dire sottoporsi ad un intervento per Sindrome del Tunnel Carpale.



Questa patologia, dalla denominazione quanto mai suggestiva, è molto diffusa nella popolazione, soprattutto nel sesso femminile. 


Nonostante sia una malattia ben studiata ormai dal punto di vista anatomico e clinico, spesso ci troviamo ancora di fronte a casi misconosciuti di vecchia data che arrecano una pesante invalidità ai pazienti affetti.



La patologia rientra nel campo della chirurgia della mano e del sistema nervoso periferico.



La struttura danneggiata è il nervo mediano nel passaggio nel canale del carpo, quindi subito prima della sua ramificazione per l'innervazione motoria e sensitiva di gruppi muscolari e di aree cutanee estremamente importanti nella funzionalità della mano.



Il nervo nel passaggio in questo tunnel anatomico localizzato a livello del "polso" contrae intimi rapporti con le strutture circostanti, risultando particolarmente sensibile alla compressione estrinseca.

Esistono forme idiopatiche di compressione e forme con causa anatomica nota (es. cisti, tendiniti, fratture mal consolidate, ecc.).

 



La sintomatologia si distribuisce su vari livelli in accordo alla gravità e alla durata della patologia. L'intervento chirurgico deve essere tempestivo per evitare la fase irreversibile della patologia che comprometterebbe irrimediabilmente la motilità e la sensibilità di gran parte della mano.
Esistono numerosi test clinici e strumentali (EMG-RMN) che permettono di fare diagnosi certa della malattia.



L'intervento può essere eseguito in anestesia plessica o locale a seconda dei casi e consiste nella sezione del legamento carpale e nell'eventuale rimozione di anomalie anatomiche che comprimono il nervo.


Il paziente può riprendere in breve le sue attività e l'incisione chirurgica esita in una piccola cicatrice di 2-3 cm a livello della cute palmare del polso.



In molti casi e solo in alcuni centri specializzati la patologia può essere risolta mediante procedura endoscopica che permette una notevole ottimizzazione dei tempi dell'intervento e dei tempi di recupero post-operatorio.

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