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Liposuzione

Giorgio Merlino, Specialista in Chirurgia Estetica e Ricostruttiva, ci spiega in quali casi sottoporsi adu intervento di liposuzione sui fianchi e in cosa consista la tecnica operatoria applicata.

La distribuzione del grasso nel corpo umano dipende da fattori ereditari, dal sesso, dall'età e dalla razza. L'obesità ginoide, la forma di obesità prevalente nella donna, coinvolge le anche, le cosce ed i glutei; l'obesità androide, prevalente nell'uomo coinvolge l'addome, i fianchi ed il dorso. Con il passare dell'età si manifesta una tendenza centralizzata all'obesità.

La lipoaspirazione è una tecnica di relativa recente introduzione, con impiego in Europa a partire dalla fine degli anni '70 e consiste nell'asportazione del tessuto adiposo mediante l'utilizzo di una piccola cannula sottoposta ad una pressione negativa.

La cannula viene introdotta mediante incisioni cutanee delle dimensioni della cannula stessa e quindi praticamente invisibili.

Sebbene sembri una metodica semplice occorre un'attenta selezione dei pazienti, da una perfetta pianificazione  preoperatoria e una valutazione della futura retrazione cutanea.

Inoltre bisogna ricordare che la liposuzione non serve per dimagrire, ma per modellare aree cutanee che presentino uno squilibrio estetico, e che, come tutti gli interventi di chirurgia estetica, presenta dei limiti.

Il paziente ideale è il paziente giovane, con pelle tonica ed elastica e con accumulo adiposo modesto e localizzato. Risultati buoni si possono ottenere in pazienti con pelle discretamente tonica e lipodistrofia non eccessiva.

Invece in pazienti obesi le indicazioni sono scarse e nella maggior parte dei casi la liposuzione deve essere associata a dermolipectomia. Infatti la liposuzione non può migliorare il trofismo cutaneo e la cute lassa in eccesso può essere eliminata solo mediate asportazione chirurgica e con sequele cicatriziali più importanti.

Vi sono localizzazioni di più facile estrazione con risultati migliori e zone in cui il minimo errore di tecnica o una cattiva indicazione possono dare risultati poco soddisfacenti: i fianchi, le ginocchia, la regione trocanterica e la regione sottomentoniera sono zone facilmente trattabili, mentre per l'addome e le gambe i risultati sono meno facilmente prevedibili.
E' molto importante aspirare il grasso in profondità ed effettuare una liposuzione in modo regolare ed uniforme senza rimuovere una quantità di tessuto adiposo eccessiva: infatti nel risultato finale non è la quantità di grasso rimosso il fattore principale, ma ciò che rimane e la forma che assume. Le complicanze che si possono verificare in seguito ad un intervento di liposuzione sono gli ematomi ed i sieromi dovuti alla lesione di vasi linfatici e sanguigni che regrediscono nel giro di breve tempo e possono essere prevenuti mediante medicazione compressiva o fascia elastica; l'edema scompare in due tre mesi e le infezioni sono facilmente prevenibili operando in ambienti adeguati e in sicura sterilità.

L'anemia postoperatoria è un evento raro e conseguenza solo di aspirazione di notevoli quantità di tessuto adiposo. Le ecchimosi prodotte si risolvono in due tre settimane e bisogna evitare l'esposizione solare nel postoperatorio per evitare le pigmentazioni cutanee permanenti. La perdita parziale della sensibilità (ipoestesia) è un fenomeno comune a tutte le zone trattare e regredisce in sei mesi circa.

Sequele permanenti sono rappresentate da irregolarità cutanee, asimmetrie o depressioni dovute a ad aspirazione insufficiente o ad aspirazione eccessiva. E' meglio quindi essere prudenti e piuttosto lasciare del tessuto adiposo in eccesso, che potrà essere rimosso in un secondo tempo.

Liposuzione cervicofacciale: l'accumulo adiposo in regione nasogeniena e malare provoca un antiestetico aspetto della faccia, in regione sottomentoniera e sottomandibolare determina il cosiddetto "doppio mento", la liposuzione in queste zone permette l'eliminazione del grasso in eccesso ed il conseguente rimodellamento della regione. Può essere associata ad altre tecniche di ringiovanimento cutaneo quali il lifting e la blefaroplastica.

Liposuzione in chirurgia mammaria: può essere associata alla mastoplastica riduttiva nel modellamento del prolungamento ascellare della mammella. Inoltre può essere indicata nel trattamento della pseudoginecomastia e come adiuvante nella mammectomia sottocutanea nel trattamento della ginecomastia vera.

Liposuzione dell'arto superiore: è indicata sia come tecnica isolata che associata a dermolipectomia nel caso in cui esista, oltre ad un accumulo adiposo, anche una ptosi cutanea. Nei pazienti di età avanzata, senza accumuli di tessuto adiposo, è indicato il solo lifting dell'arto che permette di risolvere la lassità cutanea.

Liposuzione addominale: l'addome è una zona del corpo che preoccupa sia l'uomo che la donna per l'eccesso di tessuto adiposo. Nella donna è caratteristico l'accumulo di adipe al di sotto del cingolo pelvico, ma in seguito a dimagrimento è frequente un accumulo sopra e sotto ombelicale. Inoltre la pluriparità dilata la cute addominale producendo lassità e smagliature.

Liposuzione degli arti inferiori: serve a migliorare in modo evidente la regione interna delle cosce, la faccia interna ed esterna delle ginocchia e la gamba, permettendo il trattamento della lipodistrofia degli arti inferiori.

La liposuzione migliora l'estetica di tale zona sia come tecnica isolata che in associazione all'intervento di addominoplastica. Liposuzione della regione glutea, trocanterica e interno ginocchio (esempi: cosce - ginocchia ): l'accumulo di grasso in queste zone ("culotte de cheval") colpisce esclusivamente i soggetti di sesso femminile, favorito da una vita sedentaria, dalla mancanza di esercizio fisico e da un'alimentazione non corretta. La liposuzione in queste regioni aiuta a migliorare l'aspetto estetico ed è uno dei più frequenti interventi di chirurgia plastica.

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